SPINAL CORD INJURY

Cos'è la paralisi.

INTRODUZIONE​

La lesione midollare.

La lesione midollare traumatica può essere causata dall’allungamento del midollo nel momento in cui si ha lo spostamento delle vertebre, o da un danno al midollo causato dai frammenti della vertebra fratturata che si conficcano nel midollo stesso. La lesione midollare non traumatica invece può essere causata dalla pressione sul midollo spinale causata da cisti o tumori, e da una interruzione locale del flusso sanguigno. Gli effetti di una lesione traumatica continuano per diversi giorni dalla lesione iniziale: questo periodo è conosciuto come “shock spinale”.

Lo shock spinale può durare per circa sei settimane: esso è dovuto in parte dal livido e dall’edema che si forma sul midollo spinale e in parte alla mancanza di ossigeno. Inoltre, ogni sanguinamento all’interno dell’area lesionata può provocare un ulteriore danno. Durante questo periodo di shock spinale, la capacità di inviare messaggi all’interno del midollo viene meno e la perdita della funzionalità sotto la lesione può sembrare totale. Tuttavia, una volta che il gonfiore comincia a diminuire, alcune funzioni possono essere recuperate: infatti solo quando la fase di shock spinale termina si può capire e valutare appieno il danno subito dal midollo spinale.

TRAUMA

Tessuto cicatriziale.

Durante i primissimi giorni dopo la lesione, le cellule dei globuli bianchi viaggiano verso la zona colpita per rimuovere le scorie dalle cellule danneggiate, causa però spesso ulteriori danni. Inoltre, durante le prime settimane dalla lesione iniziale, il tessuto danneggiato viene ripulito da cellule specializzate. Queste lasciano una cavità riempita di fluido circondata da tessuto cicatriziale. Si instaura poi un meccanismo per cui alcune molecole bloccano la ricrescita di molti neuroni all’interno della cavità piena di fluido e in questo modo agiscono come barriera per la riconnessione dei due lati del midollo spinale danneggiato. Questa serie di eventi negativi sono stati esaminati nella speranza di trovare dei metodi per prevenirli e/o gestirli. Sono state inoltre attuate delle ricerche sulle forme di trattamento post shock spinale volte a migliorare la normale, ma spesso limitata, ripresa che si può avere dopo una lesione midollare.

 

EFFETTI

Tipologie di lesioni.

Lesione completa è il termine che viene utilizzato per descrivere una lesione totale del midollo spinale. In questa situazione si ha una perdita totale, e di solito permanente, della capacità di inviare impulsi nervosi sensoriali e motori e quindi una completa, e di solito permanente, perdita di funzionalità sotto il livello della lesione. Ciò provoca una paraplegia o una tetraplegia completa.

 
Lesione incompleta si riferisce invece a un danneggiamento parziale del midollo spinale: in questa situazione alcune funzioni motorie e sensoriali continuano ad essere attive. Persone con una lesione incompleta possono avere attività sensoriale ma non di movimento mentre altri, al contrario, possono avere attività motorie ma scarsa o nulla sensorialità. Infatti i danni causati da una lesione midollare variano da persona a persona poiché varia il tipo di danno che si accumula nelle fibre nervose a seconda del tipo di lesione subita. Gli effetti di una lesione incompleta dipendono dall’area del midollo (parte anteriore, posteriore, laterale) che è stata danneggiata. Infatti la parte di midollo danneggiata dipende dalle forze di torsione o schiacciamento che sono state coinvolte nell’infortunio.

STATISTICHE

Numeri della lesione midollare.

  • Le persone con LM hanno un rischio significativamente elevato di mortalità prematura, stimato tra 2 e 5 volte superiore rispetto alle persone senza LM
  • Nel primo anno dopo la lesione, il rischio di mortalità è particolarmente alto per le persone con LM, con alcune stime che indicano che il rischio può essere fino al 20-30% superiore rispetto agli anni successivi alla lesione
  • I tetraplegici hanno un rischio di mortalità maggiore rispetto ai paraplegici. Ad esempio, in uno studio finlandese, il Tasso di Mortalità Standardizzato (TMS) è stato di 3 per la tetraplegia rispetto a 2,3 per la paraplegia
  • Le principali cause di morte nelle persone con LM nei paesi ad alto reddito includono problemi respiratori, malattie cardiache, suicidi e problemi neurologici. Queste condizioni sono diventate più comuni rispetto alle complicazioni urologiche come l’urosepsi e l’insufficienza renale
  • Nei paesi a basso reddito, le complicazioni secondarie come le sepsi da lesioni da pressione continuano a essere una causa significativa di mortalità tra le persone con LM. Studi indicano che oltre il 50% dei decessi tra le persone con LM in questi paesi è attribuibile a complicazioni secondarie prevenibili
  • La qualità del sistema sanitario, in particolare il pronto soccorso e il trasporto tempestivo dopo la lesione, ha un impatto significativo sulla sopravvivenza delle persone con LM. Ad esempio, negli ospedali dei paesi ad alto reddito, il tasso di mortalità durante il ricovero è inferiore al 10%, mentre in paesi a basso reddito può superare il 30%
 

MORTALITA'

Aspettative di vita.

Nei Paesi ad alto reddito, miglioramenti nella gestione delle lesioni midollari (LM) hanno portato a un aumento dell’aspettativa di vita per le persone con LM. Ad esempio, è stato osservato un aumento dell’aspettativa di vita e una riduzione significativa del rischio di mortalità da complicazioni secondarie, con

alcuni studi che indicano un calo del rischio di mortalità fino al 30-50% grazie a miglioramenti nella diagnosi precoce e nella gestione del trauma. Studi longitudinali, inoltre, hanno mostrato un aumento medio dell’aspettativa di vita di 10-15 anni tra le persone con LM, grazie agli avanzamenti nell’assistenza sanitaria e nella medicina riabilitativa